venerdì 16 ottobre 2009

Il caso Mesiano



In questo Paese vige da sempre il concetto dei due pesi e due misure: le fotografie di Zappadu di allegre signorine e felici uomini nudi violano la privacy, ma come definire allora Mattina 5, in onda sulla televisione privata di Silvio Berlusconi, quando pedina con tanto di telecamera il giudice Mesiano (senza che questi ne sappia nulla)?
Come definire un servizio dove il giudice autore della sentenza sul Lodo Mondadori, che ha condannato l'azienda del premier a risarcire De Benedetti con 750 milioni di euro, viene definito "dagli strani comportamenti" perchè fuma sigarette ed ha i calzini turchesi?
QUESTA è roba da VIOLAZIONE DELLA PRIVACY, DIFFAMAZIONE e TENTATIVO di SMONTARE una persona che si è messa di traverso fra BERLUSCONI e i suoi SOLDI. Ed è quello che succede sempre in questo paese: mettersi contro "certe persone", e non per partito preso ma per semplice onestà, fa diventare automaticamente bersaglio di offese e diffamazioni SULLA VITA PRIVATA della persona.

Se volete divertirvi qui c'è la mail della trasmissione!: mattinocinque@mediaset.it

mercoledì 7 ottobre 2009

Pensiero estemporaneo.



Scusatemi l'assenza, sono giorni concitati. Mettiamola così.
Ergo, vediamo di fare un sunto di quello che ci siamo detti e che non ho avuto il tempo di scrivere.
Il primo è un pensiero estemporaneo: ti svegli la mattina e che fai? Accendi la luce, apri il rubinetto, ti lavi la faccia, vai a razzolare in frigorifero, fai colazione, esci e vai al lavoro (o a scuola, o dove devi andare)...sempre che tu non abiti all'Aquila o a Giampilieri, li la cosa potrebbe farsi un tantino più problematica. Comunque.
Cambiamo paese.
Io mi sveglio in Africa. O in Iraq. O in Afghanistan. Eccetera. Ti alzi la mattina e che fai? Intanto bisogna vedere se ti alzi, perchè se qualche aereo per sbaglio ti ha bombardato la casa non ti alzi proprio. Comunque, mettiamo che ti alzi. Ti alzi e forse accendi la luce. Se sei a Gaza devi sperare che l'elettricità ci sia, perchè è razionata ed arriva solo per poche ore al giorno. Se sei in Iraq o in Afghanistan magari sono andati giù i tralicci e non c'è corrente. Se sei in Africa magari la corrente non c'è, e rizzati. Quindi ti alzi e se ti va bene accendi la luce.
Arriviamo al rubinetto?
Qui ti alzi e lo apri. Facile. Se sei in Africa invece ti alzi, prendi una tanica, te la piazzi in testa e ti fai chilometri e chilometri per arrivare a un pozzo. Fai la fila per l'acqua sperando che non sia infetta, perchè spesso non ci sono ne acquedotto ne depuratore. E speri anche che i tuoi figli bevendola non diventino ciechi, perchè certi batteri che ci sono nell'acqua fanno questo ed altro. Se sei in Afghanistan magari ti capita di rincorrere un furgone carico di soldati che ti fanno vedere una bottiglia d'acqua per farti rincorrere, un po' come andare a pescare. E ti fanno pure un video. E da bravi coglioni lo mettono su internet. E' molto edificante sentire soldati che ridono e che dicono "guarda come corre". Se sei in Iraq devi sperare che a nessun kamikaze venga voglia di farsi saltare in aria vicino a te, o che non ti sparino prendendoti per un terrorista. O che non parta una bomba umanitaria per sbaglio. A Gaza, vedi sopra.
In tutti questi casi, se riesci a prendere l'acqua, spesso è il caso di bollirla che non si sa mai. Fatto ciò, se puoi farla bollire, ti ci lavi, la bevi eccetera. Ovviamente razionandola.
Della colazione presa dal frigo non parliamone.
Quello che voglio far capire è questo: noi, parte felice di questo Mondo, diamo tutto questo per scontato. Diamo anche scontatodi arrivare vivi alla fine della giornata. E neanche troppo lontano da noi c'è gente che si alza la mattina e non sa se tornerà a dormire la sera. E noi non ci pensiamo, andiamo avanti come un branco di sassi...non so voi, ma è una cosa che mi spaventa a morte.
Tu vivi in questo modo e mettiamo che per sopravvivere dai tutto quello che hai a un tipo che di mestiere fa lo scafista e scappi. E quando arrivi (se ti vabene) diventi un criminale in automatico, perchè inq uesto paese c'è una cosa che si chiama "reato di clandestinità". Magari sei la persona migliore del mondo, ma sei clandestino. E quindi automaticamente un criminale.
Volete sapere una cosa? A noi i bambini africani piacciono quando stanno in Africa a morire di fame, quando arrivano da noi per sopravvivere ci fanno schifo in automatico. Abbiamo inventato l'eutanasia coatta a distanza.





A domani!



Ci sentiamo domani, dalle 18 alle 19:30
su www.radiogas.it

martedì 22 settembre 2009

Il lodo Alfano



Io fossi in voi un'occhiata gliela darei.
Qui.

lunedì 21 settembre 2009

Ripartiamo col piede giusto


Avviamo subito bene!
A Padova un uomoricoverato al Centro ustioni dopo un incidente con bruciature su braccia, viso e gambe ha rifiutato la medicazione della signora Isabel, congolese di 40 anni, che da anni lavora nel Centro. Questo simpatico signore ha dato in escandescenze urlando "Non voglio che i negri mi tocchino, ha ragione Bossi, tutti a casa" arrivando a strapparsi le bende e costringendo il personale a sedarlo. Eh beh.
Degli attivisti di Rue 89, un sito informativo francese nato da una costola di Liberatiòn, sono arrivati a Varese e sono andati a fare la spesa. E fin qui... Nel supermercato GS di Cuveglio si sono imbattuti in bottiglie di vino con etichette inneggianti a Mussolini e ad Hitler. Non sono italiani, non sono abituati alla nostra idiozia e menefregaggine, e quindi hanno giustamente ritenuto opportuno segnalare il caso al presidente di Carrefour Italia, cui appartiene il marchio GS, che ha ordinato la rimozione delle bottiglie. I nostri vicini d'oltralpe si meravigliano che un'azioenda possa produrre e commercializzare cose del genere; io mi stupisco che per far rimuovere della roba simile servano i francesi. Non se n'era accorto nessun'altro?
Tutti voi sapete quanto sia libera l'informazione in Italia, con Matrix e Ballarò spostati per lasciare il palco libero al Silvio Nazionale ed a Bruno Vespa, che decantava le lodi delle nuove "villette" date alla gente di Onna. Fatte coi soldi della Croce Rossa. Ma questo guai a dirlo. Comunque. Forse non tutti sanno che, come direbbe la settimana enigmistica, la puntata di Porta a Porta di mercoledì 15 settembre ha avuto un ascolto del 13% in un programma che di solito arriva al 18%, battuta dal film "La caduta" e da un programma di nome "L'onore e il rispetto" in onda su Canale 5. Fra le due armi di rincoglionimento di massa la gente ha scelto quella di Gabriel Garko, magari per motivi puramente estetici.
Nemmeno saprete che l'IDV ed alcuni cittadini hanno bloccato l'entrata principale di via Teulada protestando a favore della libertà di stampa, e che poi si sono uniti a loro i lavoratori che avevano perso il lavoro e che erano in vale Mazzini a protestare contro la copertura mediatica che la Rai da alle balle di stato ignorando i problemi del paese. Infatti li hanno ignorati di nuovo.
Il movimento studentesco riparte e già per il 9 ottobre è indetta una protesta che dovrebbe coinvolgere tutte le città d'Italia indetta dall'UDS (unione degli studenti) e dall'UDU (unione degli universitari). Le richieste sono di portare l'incidenza della spesa per l'istruzione e la formazione sul PIL al livello degli altri paesi europei (ovvero: degnarci di spendere almeno quanto loro per dare un futuro alla nostra gioventù della quale, in questo periodo per sfortuna, faccio parte pure io. Oh beh.), e di coprire totalmente il costo dei corsi di recupero. Sono state individuate anche le voci spesa da cui ottenere i fondi: usare la piattaforma Linux, gratuita, nei cumputer scolastici porterebbe grandi vantaggi. Inoltre si propone di attingere alle spese militari per avere più fondi per l'istruzione. Anche se questa in realtà è una restituzione del maltolto, e non un regalo che ci fanno.
La repubblica ha lanciato l'iniziativa "Siamo tutti farabutti, perchè vogliamo una stampa ed una TV libera!" invitando non solo i giornalisti e chi partecipa (o partecipava) al festival del giornalismo di Perugia, ma anche i propri lettori, a mandare le proprie foto col cartello "Siamo tutti farabutti" (ma le deviazioni fantasiose sul tema sono ben accette). Formato JPG 800x600 all'indirizzo fotografie@repubblica.it...mi raccomando!
Il sindaco dell'Aquila ha detto di essere pronto a restituire la fascia tricolore al capo dello stato per protesta contro la normativa che, attenzione attenzione, impone la restituzione del 100% delle tasse sospese per il sisma. "Qui ci sono commercianti, artigiani, piccole imprese che non hanno un posto materiale per lavorare. Figuriamoci se possono restituire un miliardo di euro in due anni. Non possiamo assolutamente farcela. E' come prendere il sangue ad una persona anemica. Forse non hanno capito che le uniche attività aperte in città sono i chioschetti che vendono arrosticini la sera." Gli aquilani dovrebbero restituire il 100% delle tasse il 24 rate a partire da gennaio. Fra qualche mese queste persone, oltre a mutui e quant'altro, dovranno versare tasse con una maggiorazione di 23 miliondi i euro al mese per gli arretrati. In tutto 513 milioni in più di due anni. Se ce la fanno lo fanno loro il miracolo, altro che le villette.
L'Economist ha annunciato di aver vinto la causa intentatagli da Berlusconi nel 2001 con l'accusa di diffamazione, dopo che il settimanale titolò: "Perchè Berlusconi è inadatto a governare l'Italia". Gli toccherà restituirgli tutte le spese processuali, povero 'Ilvio!

giovedì 17 settembre 2009

Un po' farabutti lo siamo tutti.



Chiunque abbia esperienza del modo in cui funzionano i media in Gran Bretagna, troverà piuttosto straordinario il fatto che un primo ministro faccia causa a un giornale per una serie di domande, e per avere riportato quello che scrivono giornali stra...nieri. Il tutto è ancora più straordinario perché il primo ministro in questione è a sua volta un potentissimo editore.
Alastair Campbell (ex portavoce di Tony Blair)

mercoledì 16 settembre 2009

Torna la Sindrome!



Dopo l'assenza di giovedì scorso causa concerto di
Patti Smith, domani torna la Sindrome!
Dalle 18 alle 19:30
su www.radiogas.it!

giovedì 3 settembre 2009

Si riparte

Rieccoci!


Nuova stagione, si riparte!


-Ricomincia la scuola, ma non per chi ci lavora! Da settembre 18.000 docenti resteranno a casa per chissà quanto tempo senza stipendio grazie all'ultima riforma della scuola (che io ormai chiamo affettuosamente finanziaria. Siamo salvi.) E' il licenziamento collettivo più colossale che lo stato abbia mai fatto e, per restare nel campo dei numero, il governo ha pianificato che da qui al 2012 debbano restare a casa 130.000 persone. In pratica: come bruciare il futuro ai nostri figli. Anche futuri. Sarcasmo amaro, ma meno male che esiste la pillola.
- Mi chiedo per quale motivo continuiamo a pagare il canone alla Rai, basterebbe mettere i soldi in busta chiusa e spedirli direttamente a Mediaset visto che le decisioni con la D maiuscola si prendono li. Se io vi dico Videocracy voi cosa pensate? Se non pensate nulla avete ragione, perchè il trailer di questo film è stato censurato sia dalla Rai che da Mediaset...ah, la sicurezza del pluralismo in Italia! Non prendiamoci in giro. Ho visto il trailer solo su MTV. Vi pare normale che uno per informarsi debba guardare MTV?! Qui le cose sono gravi, e noi continuiamo a farci le pippe sulle ghiandole mammarie delle veline. Tragico. Comunque. Il film è di Erik Gardini e parda del rincoglionimento televisivo e mediatico cui sono sottoposti gli italiani da 30 anni. Un genocidio di neuroni. Detto rincoglionimento fa si che per essere scelti come ministri o candidati per qualche seggio basti aver fatto la velina, la showgirl, aver partecipato al grande fratello, essere un principe ballerino et cetera. Il rincoglionimento di cui sopra fa si inoltre che la gente non si incazzi. Figuriamoci quanto piacere ha fatto al nostro grande fratello di stato, che si chiama Silvio.
Il film esce il 4 settembre, vietato perderlo.
- Santoro e la Rai non vanno molto d'accordo da ultimo, e la ripresa di Annozero potrebbe slittare addirittura ad ottobre. Uno dei colleboratori ha rivelato che "a 20 giorni dalla ripresa della trasmissioni la Rai non ci rinnova i contratti, e c'è chi dice che in molti non gradiscano la presenza di Marco Travaglio." Ma a questo hanno già posto rimedio: ci sarà un contraddittorio con un giornalista che urlerà "nonèverononèveromavalàààààà" ogni volta che Travaglio aprirà bocca. E non sto scherzando.
Voglio sapere quanto ancora staremo qui a farci passare le cose in testa senza fare niente.
- Una riflessione allucinante: La Repubblica e L'Unità sono riuscite a far incazzare il Silvio nazionale, l'opposizione no. E non ci prova nemmeno.

-Questa settimana è morta Teresa Strada, Moglie di Gino Strada, cofondatrice e presidente di Emergency.


mercoledì 2 settembre 2009

Rieccoci!



DA DOMANI SI RICOMINCIA!
Tutti i giovedì dalle 18 alle 19:30
La Sindrome da filo spinato
su www.radiogas.it

venerdì 28 agosto 2009

Si riparte


Non potendo rispondere, se non con la menzogna, Silvio Berlusconi ha deciso di portare in tribunale le dieci domande di Repubblica, per chiedere ai giudici di fermarle, in modo che non sia più possibile chiedergli conto di vicende che non ha mai saputo chiarire: insabbiando così - almeno in Italia - la pubblica vergogna di comportamenti privati che sono al centro di uno scandalo internazionale e lo perseguitano politicamente.

E' la prima volta, nella memoria di un Paese libero, che un uomo politico fa causa alle domande che gli vengono rivolte. Ed è la misura delle difficoltà e delle paure che popolano l'estate dell'uomo più potente d'Italia. La questione è semplice: poiché è incapace di dire la verità sul "ciarpame politico" che ha creato con le sue stesse mani e che da mesi lo circonda, il Capo del governo chiede alla magistratura di bloccare l'accertamento della verità, impedendo la libera attività giornalistica d'inchiesta, che ha prodotto quelle domande senza risposta.

In questa svolta c'è l'insofferenza per ogni controllo, per qualsiasi critica, per qualunque spazio giornalistico d'indagine che sfugga al dominio proprietario o all'intimidazione di un potere che si concepisce come assoluto, e inattaccabile. Berlusconi, nel suo atto giudiziario contro Repubblica vuole infatti colpire e impedire anche la citazione in Italia delle inchieste dei giornali stranieri, in modo che il Paese resti all'oscuro e sotto controllo. Ognuno vede quanto sia debole un potere che ha paura delle domande, e pensa che basti tenere al buio i concittadini per farla franca.

Tutto questo - la richiesta agli imprenditori di non fare pubblicità sul nostro giornale, l'accusa di eversione, l'attacco ai "delinquenti", la causa alle domande - da parte di un premier che è anche editore, e che usa ogni mezzo contro la libertà di stampa, nel silenzio generale. Altro che calunnie: ormai, dovrebbe essere l'Italia a sentirsi vilipesa dai comportamenti di quest'uomo.

www.repubblica.it

il 3 si riparte, allacciate le cinture

MANDA SILVIO A COPENHAGEN!

MANDA SILVIO A COPENHAGEN!

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mercoledì 29 luglio 2009

Ci risiamo


Domani ultima puntata della stagione, prima delle ferie estive.
Ci risiamo!
Dalle 18 alle 19:30 su www.radiogas.it
E scusatemi l'assenza, ma non ero proprio in sede.

giovedì 16 luglio 2009

Ci sentiamo oggi!



Una delle ultime puntate della stagione prima di risentirci a settembre!
Oggi dalle 18 alle 19:30
su www.radiogas.it

A-ehm



Scusate.
Lo so, sono imperdonabile! Ma non è che siccome sono universitaria non ho un accidente da fare! (si si, certo)
- Vespa è stato l'unico giornalista ammesso al G8 dell'Aquila insieme allo staff di Berlusconi. Come ha commentato una ragazza che conosco "L'ho visto stamani mentre la giornalista del TG1 diceva che nessun giornalista è ammesso. Infatti Vespa non è un giornalista." Ok.
- Su Repubblica è apparsa una pagina da ritagliare, incorniciare e far vedere ai nipotini. Anche solo per dire "Noi ci avevamo provato" quando ci chiederanno conto di tutte le schifezze che abbiamo lasciato che accadessero: un gruppo di liberi cittadini di vari orientamenti politici si è riunito su facebook autotassandosi di un euro a testa per pubblicare su Repubblica una lettera aperta contro Berlusconi, che suggerisce di non comprare spazi pubblicitari sui giornali "catastrofisti". In testa è trascritto l'art. 21 della nostra costituzione: "TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO ED OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE" in tutte le lingue del G8, e la frase incriminata di Berlusconi. Segue un commento dove spiegano che ritengono "inaccettabile questa forma di rpessione. E' un comportamento che richiama forme di governo tipicamente non democratiche." L'appello si chiude chiedendo ai grandi 7 del G8 "Fatelo sapere, non lasciateci soli."
- Diamo i numeri! Così quando qualche TG vi dice che va tutto bene potete sputargli dietro senza tanti rimorsi. Secondo l'indice di libertà economica della fondazione Heritage l'Italia è al 76° posto, dietro Kirghistan, Mongolia, Madagascar. Siamo al 55° posto come politici corrotti e i nostri uomini politici sono considerati meno degni di fiducia di quelli di Pakistan, Bielorussia, Azerbaigian, Senegal, Sierra Leone. Amen.
- Le concessioni televisive costano a Berlusconi l'uno percento del fatturato che ottiene, quindi lo stato italiano da anni regala a Mediaset, tramite RTI, il 99% degli introiti che ottiene. Spieghiamola: le frequenze su cui trasmette Mediaset sono dello stato, che le da in concessione a chi crede più giusto (Europa 7 compresa) . La logica vorrebbe che la concessione portasse principalmente soldi allo stato quindi, e non ai privati. La ricchezza del premier deriva da un regalino di Craxi prima, con una concessione ottenuta con una tantum ridicola, e da un regalino del governo D'Alema poi: nel 1999, con la legge unpercento (legge 488 art.27 comma 9 del 23 dicembre 1999. Natale!). E' una legge mai messa in discussione in seguito. Berlusconi è l'unico cittadino italiano, o forse quasi l'unico, che ha in concessione un bene dello stato pagando solo l'uno per cento dei ricavi. E' una legge da parassiti che toglie allo stato somme enormi, che potrebbero risolvere un bel po' di problemi visto che nel 2004 il gruppo Mediaset ha fatturato più di 4 miliardi di euro, di cui 2, 5 di pubblicità.
Invertire le percentuali potrebbe essere un'idea.

giovedì 9 luglio 2009

Peto veniam



Scusate.
Ero indaffarata per il concerto dei Ministri che abbiamo organizzato, fra l'altro una bomba. Non c'eravate? MALE! Ma comunque. Non ho aggiornato il blog per tutta la settimana! Mi impegno e lo faccio ora. Buoni costì.
Dai.
Allora.
Io non so se anche voi avete le mie stesse tare mentali, ma da ultima mi è presa una fissa ossessiva per l'Opus Dei, questa specie di mafia legalizzata. E Dan Brown non c'entra niente. Sto rileggendo un libro che si chiama Opus Dei segreta, di Ferruccio Pinotti, che raccoglie testimonianze di ex numerarie e numerari (ovvero: persone che hanno fatto parte dell'Opus Dei) una delle quali si chiama Amina Mazzali. Alla fine delle medie Amina Mazzali viene tenuta d'occhio dall'Opus a Milano: una ragazza di buona famiglia con un'educazione cattolica di solito diventa un buon obiettivo. La ragazza aveva già scelto di iscriversi al liceo scientifico, ma un cugino le segnala un istituto appartenente al circuito delle scuole create dall'Opera in Italia dicendole che si stratta di una scuola femmile statale (questo vuol dire che i soldi li puppano a noi, fra l'altro) molto buona, che promette molte possibilità future. Amina Mazzali decide di informarsi e scopre che prima di essere ammesse al liceo si deve sostenere un colloquio per verificare attitudini e propensioni alla scelta della scuola. Amina fa l'esame con una numeraria dell'Opus Dei, una psichiatra, che ovviamente non le parla dell'Opera, non le dice che ne fa parte, non le dice che ne fa parte anche la scuola, non le dice che l'Opus ha messo gli occhi su di lei. Le dice al contrario che quell'istituto è ottimo, la scuola migliore. Che l'istruzione classica permette un'accesso ottimo ad ogni università, che l'istruzione li è ottima e tante belle cose. E' uno dei meccanismi che usano nellOpera, si chiama piano inclinato: si avvicinano alle "pitabili" in giovane età, quando la personalità e debole e i ragazzini sono vulnerabili, convincendoli ad entrare nelle loro scuole, i loro club per il tempo libero, a lasciare da parte i vecchi amici per concentrarsi su quelli dell'opus e a distaccarsi dalla famiglia. Costruiscono intorno alle persone una falsa rete di interesse ed affetto che punta solo alla loro entrata nell'Opus Dei. Alla fine parlano loro dell'Opera come di una grande occasione per avvicinarsi a quello che Dio vuole, dicendo che dio li ha chiamati e loro devono rispondere. Solitamente questo lavaggio del cervello riesce, e a 17 anni si "fischia": si entra nell'Opus. La numeraria che ha convinto Amina Mazzali ad entrare nell'opera si chiama Paola Binetti, deputata nelle file del PD. Devo ancora spiegarvi perchè proprio NON RIESCO a votare PD?
Andiamo avanti:
Il Corriere ci fa sapere che il personale che si occupa dei voli di stato sarà trasferito alle dipendenze dirette dell'intelligence, più precisamente nel RUD, ufficio che fa capo all'AISE, servizio segreto militare addetto alla vigilanza degli obiettivi. La decisione è stata presa "dopo la pubblicazione delle foto del premier Silvio Berlusconi che imbarca a bordo degli aerei con la sigla Repubblica Italiana i suoi ospiti privati come il cantante Mariano Apicella, attori e ballerine. E dopo la circostanza, emersa durante gli accertamenti della procura di Bari, che anche Giampaolo Tarantini -indagato per induzione alla prostituzione e per aver portato ragazze a pagamento nelle residenze del premier- si spostava tra Roma e Milano a bordo di quei velivoli". Nella richiesta all'aeronautica si leggono motivi di "sicurezza e riservatezza".
Finora le liste dei passeggeri potevano essere acquisite dall'autorità giudiziaria anche se con provvedimento motivato, d'ora in poi i documeni saranno coperti dal segreto e per poterli vedere di sarà bisogno di un iter molto più complicato e lungo. Soprattutto ci sarà la possibilità di opposizione alla consegna. Vi devo proprio spiegare cosa significa tutto ciò?
G8 Genova, 2001. Dataccia. Ricordacci. Però. Il PM ha chiesto 2 anni di reclusione per Gianni De Gennaro, ex capo della polizia; per Mortola, ex capo della Digos ed oggi questore vicario di Torino, sono stati chiesti 1 anno e 4 mesi. Avrebbero indotto l'ex questore Colucci a rendere falsa testimonianza sull'irruzione nella scuola Diaz e sulla successiva mattanza. Durante il processo, a porte chiuse, il PM ha letto le intercettazioni che proverebbero la colpevolezza di Mortola e De Gennario. La parola ora va alle parti civili e alla difesa, il 15 luglio. La sentenza è prevista per settembre.
Il problema è nato da un interrogatorio a Colucci che all'inizio ammise un coinvolgimento di De Gennaro nei fatti della Diaz, poi fece marcia indetro e ritrattò, dicendo che il capo era all'oscuro delle violenze. Da qui la richiesta di falsa testimonianza per Colucci e di istigazione alla stessa per De Gennaro e Mortola. L'accusa si basa su una telefonata registrata nel lasso di tempo fra la prima e la seconda versione del questore, Colucci chiama Mortola e gli dice "Ho parlato con il capo. Devo fare marcia indietro." E il capo sarebbe proprio De Gennaro.

mercoledì 8 luglio 2009

venerdì 3 luglio 2009

UNA TAC PER IL CENTRO SALAM




Raccolta fondi per l'acquisto di un apparecchio per la TAC a favore
del Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan.

Al fine di potenziare l'area diagnostica dell'ospedale di
cardiochirurgia a Khartoum, Emergency ha programmato l'acquisto di un
apparecchio (CT Scan) per la tomografia computerizzata. L'apparecchio
consentira' allo staff medico di Emergency di ottenere informazioni
piu' dettagliate sulle patologie dei pazienti che arrivano al Centro
Salam da diverse regioni dell'Africa.
L'importo complessivo per l'acquisto del CT Scan e' di 57.000 euro.


E' possibile partecipare direttamente all'acquisto dell'apparecchio
attraverso una donazione con:

  • Carta di credito on-line dal sito internet di Emergency
  • CartaSi', Visa e Mastercard telefonando al numero verde CartaSi' 800-667788
  • Bonifico bancario intestato a EMERGENCY IBAN IT 51 J 01030 01600000007500076 presso Banca Monte dei Paschi di Siena, sede di Milano

Vi chiediamo di segnalare come causale della vostra donazione:
"Sudan - CT Scan"

mercoledì 1 luglio 2009

A domani!


Ci sentiamo domani dalle 18 alle 19:30
su www.radiogas.it!

venerdì 26 giugno 2009

Quei geniacci di Greenpeace




FALSO D’AUTORE. L’HERALD TRIBUNE CHE FA SOGNARE


Creatività, un forte obiettivo e centinaia di volontari. Così, cari cyberattivisti, il nostro finto International Herald Tribune “verde” ha avuto successo. Una copia “fake” in tutto uguale all’originale ma troppo bella per essere vera. "Accordo storico dei capi di stato per salvare il clima" è il titolo in prima pagina. Seguono gli articoli "Sarkozy, il nucleare è morto", "Berlusconi spiazza i critici", "L'Exxon finalmente pulita".

Il nostro utopico Herald Tribune è stato diffuso qualche giorno fa in più di 50.000 copie a Roma, Parigi, Bruxelles, Beijing, Los Angeles, Bangkok e in altre 28 nazioni grazie alla partecipazione di tantissimi volontari “strilloni”. In Italia la notizia è rimbalzata in tutte le agenzie stampa. L’hanno seguita on line Repubblica e Corriere. Un servizio dedicato al Tg3, SkyTg24 ed MTV.

Particolarità della copia: è datata 19 dicembre 2009. Perché è quella che vorremmo trovare nelle edicole di tutto il mondo il giorno dopo la chiusura della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Copenhagen il prossimo dicembre.

In vista del vertice di Copenhagen, ai Governi dei paesi industrializzati chiediamo:

- un impegno al 2020 per il taglio di almeno il 40% delle emissioni di gas serra rispetto ai valori del 1990;

- lo stanziamento di 110 miliardi di euro all'anno fino al 2020 per finanziare la transizione all'economia verde e l'adattamento ai cambiamenti climatici dei Paesi in Via di Sviluppo;

- un fondo gestito dalle Nazioni Unite per la protezione globale delle foreste.

Le ultime venti copie del giornale, già considerato un pezzo da collezione, abbiamo deciso di riservarle ai primi venti che - tra voi cyberattivisti - da oggi diverranno sostenitori di Greenpeace, facendo una donazione on line.

Potete leggere l’Herald Tribune “verde” anche sul web o scaricare il pdf. La news su Repubblica.it e Corriere.it