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venerdì 16 ottobre 2009

Il caso Mesiano



In questo Paese vige da sempre il concetto dei due pesi e due misure: le fotografie di Zappadu di allegre signorine e felici uomini nudi violano la privacy, ma come definire allora Mattina 5, in onda sulla televisione privata di Silvio Berlusconi, quando pedina con tanto di telecamera il giudice Mesiano (senza che questi ne sappia nulla)?
Come definire un servizio dove il giudice autore della sentenza sul Lodo Mondadori, che ha condannato l'azienda del premier a risarcire De Benedetti con 750 milioni di euro, viene definito "dagli strani comportamenti" perchè fuma sigarette ed ha i calzini turchesi?
QUESTA è roba da VIOLAZIONE DELLA PRIVACY, DIFFAMAZIONE e TENTATIVO di SMONTARE una persona che si è messa di traverso fra BERLUSCONI e i suoi SOLDI. Ed è quello che succede sempre in questo paese: mettersi contro "certe persone", e non per partito preso ma per semplice onestà, fa diventare automaticamente bersaglio di offese e diffamazioni SULLA VITA PRIVATA della persona.

Se volete divertirvi qui c'è la mail della trasmissione!: mattinocinque@mediaset.it

venerdì 28 agosto 2009

Si riparte


Non potendo rispondere, se non con la menzogna, Silvio Berlusconi ha deciso di portare in tribunale le dieci domande di Repubblica, per chiedere ai giudici di fermarle, in modo che non sia più possibile chiedergli conto di vicende che non ha mai saputo chiarire: insabbiando così - almeno in Italia - la pubblica vergogna di comportamenti privati che sono al centro di uno scandalo internazionale e lo perseguitano politicamente.

E' la prima volta, nella memoria di un Paese libero, che un uomo politico fa causa alle domande che gli vengono rivolte. Ed è la misura delle difficoltà e delle paure che popolano l'estate dell'uomo più potente d'Italia. La questione è semplice: poiché è incapace di dire la verità sul "ciarpame politico" che ha creato con le sue stesse mani e che da mesi lo circonda, il Capo del governo chiede alla magistratura di bloccare l'accertamento della verità, impedendo la libera attività giornalistica d'inchiesta, che ha prodotto quelle domande senza risposta.

In questa svolta c'è l'insofferenza per ogni controllo, per qualsiasi critica, per qualunque spazio giornalistico d'indagine che sfugga al dominio proprietario o all'intimidazione di un potere che si concepisce come assoluto, e inattaccabile. Berlusconi, nel suo atto giudiziario contro Repubblica vuole infatti colpire e impedire anche la citazione in Italia delle inchieste dei giornali stranieri, in modo che il Paese resti all'oscuro e sotto controllo. Ognuno vede quanto sia debole un potere che ha paura delle domande, e pensa che basti tenere al buio i concittadini per farla franca.

Tutto questo - la richiesta agli imprenditori di non fare pubblicità sul nostro giornale, l'accusa di eversione, l'attacco ai "delinquenti", la causa alle domande - da parte di un premier che è anche editore, e che usa ogni mezzo contro la libertà di stampa, nel silenzio generale. Altro che calunnie: ormai, dovrebbe essere l'Italia a sentirsi vilipesa dai comportamenti di quest'uomo.

www.repubblica.it

il 3 si riparte, allacciate le cinture

sabato 20 giugno 2009

Riassuntino di giovedì

"Golpe, ma è possibile? Io non riesco a raccapezzarmi. Tutte le volte che Berlusconi fa un discorso pubblico, circondato da 20 guardie del corpo e centinaia di carabinieri e poliziotti parla di golpe."
Beppe Grillo




- In Sicilia sono stati assunti alla regione 20 giornalisti, tutti senza previo concorso, tutti o quasi ex portavoce di politici di centrodestra. La Corte dei conti ha rinviato a giudizio Lombardo, Cuffaro (peggio del prezzemolo) e Castaldi (ex capo dell'ufficio legale) perchè il danno contestato ammonta a 5.240.000 euro di stipendi: fra i 7000 e gli 8.400 euro al mese lordi a persona. Uno stipendio da direttore!
- Maurizio Correnti, l'effettivo presidente della GNI (detta anche Ronda nera) prende le distanze dal video di Saya su youtube, dice che le divise saranno cambiate e sarano blu , che sparirà il cappello alla Hitler. Probabilmente la sede sarà spostata a Genova perchè "Ormai c'è un'atmosfera che non va". Ora, onestamente non so voi, ma io sono un pelino proeccupata di tutti quest gruppi (che spuntano come funghi) militarmente organizzati e impegnati a proteggere non si sa chi da non si sa cosa. Non c'è la polizia per questo? Siamo a corto di organico ma se i neanderthal allo stadio la abbozzassero di darsele per una sfera di cuoio sicuramente l'organico a disposizione aumenterebbe.
Il vero problema è che ogni volta che sento parlare di ronde mi vengono in mente gli anni '20 e l'inizio degli anni '30 di questo povero paese, quando le Camice nere combattevano contro gli Arditi del popolo. Il brutto è che ora ci sono solo le camice nere, e gli arditi si sono estinti. E che tutti sappiamo come finì: con 20 anni di dittatura!
- Mimun da del bugiardo a Santoro per aver detto ad Annozero che il Tg5 non ha trasmesso l'intervento di Grillo al senato, e fa rimandare in onda il servizio tirandosi una zappata micidiale sui piedi: ci sono solo le immagini di Grillo che parla, ma non si sente una parola dell'intervento perchè il cronista ci parla sopra tutto il tempo! Quindi oggettivamente è vero, il Tg5 NON ha mandato in onda l'intervento di Grillo, ma solo qualche fotogramma per fare costume. Si sa, fra poco tanto andiamo tutti al mare...
- Una parentesi sennò mi dicono che sono di parte (io non ce l'ho con la destra, ce l'ho coi disonesti) : un mese fa Daria Bignardi ha tagliato l'intervista a Beatrice Borromeo e a Vauro con la scusa (possiamo dire così) della par condicio ma soprattutto per volere di Marano, promettendo però che l'avrebbe mandata in onda nell'ultima puntata della trasmissione. Infatti nell'ultima puntata ha intervistato Calabresi, Morgan, Lolli e Malingri. Eh beh.
- Ta daaan! Il Manifesto ci da una notizia agghiacciante! Lo sapete chi costruirà una parte dei prefabbricati per i terremotati dell'Aquila? Quelli che hanno firmato gli ultimi lavori per l'ospedale crollato! Andiamo con ordine:
Sono state scelte 16 aziende su 57 per realizzare i prefabbricati del dopo terremoto, con un budget di 316 milioni di euro e tempi così stretti da suonare un pelino inverosimili: 12.000 aquilani avranno una casa prefabbricata entro fine dicembre. Se ci riescono tanto di cappello.
Otto lotti su trenta sono stati dati a 3 ditte abruzzesi: il consorzio Consta, la Maltauro e Taddei SPA e i fratelli Frezza.
La Taddei con la Edimo si era già aggiudicata l'appalto a invito senza gara europea per la costruzione dei pali delle fondazioni antisismiche dei prefabbricati, la protezione civile gli ha affidato anche la realizzazione di 5 lotti su 30 messi a gara dove saranno realizzati i prefabbricati.
La società dei fratelli Frezza realizzerà uno dei 30 lotti. Sono quelli che hanno firmato gli ultimi lavori dell'ospedale San Salvatore, che non ha retto al terremoto. Sono anche quelli che hanno ristrutturato il piano detta del blocco operatorio dove le colonne sono letteralmente esplose durante le scosse. I familiari delle vittime della casa dello studente, via XX settembre 79, hanno inoltre accusato i fratelli Frezza di aver minato le findamenta dello stabile costruendovi sotto dei garages.
Ad oggi si continua a costruire senza che ci sia nessun indagato per questi fatti e per quei crolli prevedibili, per lo meno da chi aveva costruito.
La protezione civile ha tenuto lontano il sindacato degli edili e sarà molto difficile quindi andare a controllare i futuri cantieri. Taddei afferma che "Non ho nulla contro i sindacati, ma nella mia azienda non servono". Amen.
- Al vaglio della ministra Gelmini c'è una riforma nuova: un bonus per chi vuole studiare nelle scuole provate paritarie. La ministra afferma che "Costituzione alla mano, voglio che tutti abbiano il diritto di scegliere se andare alla scuola pubblica o a quella paritaria" e quindi "siccome la scuola paritaria costa, sto pensando ad una riforma che dia la possibilità di accedere a un bonus per chi vuole frequentarla come succede già in Lombardia".
Dove infatti c'è Formigoni (che se potesse abolirebbe lo stato laico).
A parte che qui continuano afare regali alla chiesta come fosse Natale tutti i giorni, il problema è che tolgono fondi continuamente alla scuola pubblica e li regalano alle famiglie che vogliono mandare i figli alle paritarie.
Scusatemi, ma qui mi si tappa la vena: se ci volete andare prendete e ve le pagate le scuole paritarie, perchè ve le deve finanziare lo stato? Con le tasse di tutti? Ma abbiami battuto la testa? All'università di Firenze con tutti i soldi che ci hanno preso non ci mandano nemmeno più a casa il bollettino delle tasse, ma te lo devi stampare da casa perchè non hanno più soldi per spedirtelo (e questo non è grave, ma è indicativo comunque) e gli appelli primaverili sono stati ELIMINATI per mancanza di fondi! La scuola pubblica è (scusatemi il francesismo) col culo in terra e questi matti danno soldi a chi vuole andare alle private?! Soldi STATALI?! Per andare in una scuola PRIVATA?!
E' come se la Fiorentina comprasse un giocatore e poi lo regalasse alla Juventus, porca miseria!

lunedì 15 giugno 2009

La puntata di giovedì scorso, con un po' di colpevole ritardo


- A Torre a Mare, provincia di Bari, una clandestina ucraina di 39 anni è morta dissanguata per un aborto spontaneo: aveva paura di essere rimpatriata e non ha chiamato i soccorsi.
Che lavoro faceva? La BADANTE. Non la spacciatrice.
Mi piacerebbe sapere quanti altri morti vogliamo sulla coscienza per aver lasciato che approvassero una legge razzista come quella che abbiamo.
- Milena Gabanelli, conduttrice di Report, e la sua redazione sono stati nuovamente oggetto di un doppio esposto del ministro dell'economia Giulio Tremonti, sempre per la puntata sulla Social Card (dico nuovamente, perchè il monistro aveva già inguaiato la Gabanelli per la stessa puntata), presentato al garante delle comunicazioni e alla commissione di vigilanza Rai. Motivo: Tremonti non apprezza la FILOSOFIA DEL PROGRAMMA. Mi chiedo se sia stato posseduto da Buttiglione, se sia allergico alle critiche (provate) sul fallimento che è stata la Social Card (bello il nome inglese, in italiano si chiama "tessera del pane". 40 euro al mese sono elemosina, soprattutto se non lasci nemmeno che chi li riceve possa scegliere cosa comprarci. E soprattutto perchè meta di quelle tessere erano vuote!).
La risposta di Report è stata: "Il ministro Tremonti ha raccontato la sua Social Card su tutti i giornali, TG e talk show della Rai, noi siamo andati ad analizzare passo passo la questione parlando con INPS, Posta e Caf. Alla fine ne è uscito un quadro dove il rapporto costi - benefici non è così straordinario. Non è consentito?"
- Una bella notizia se dio vuole: è uscito il nuovo libro di Roberto Saviano: La bellezza e l'inferno, una raccolta di articoli dal 2004 al 2009. Consigliasi acquisto e lettura!
- Un'altra buona notizia! A questo giro vi vizio un po'. E' on-line l'antefatto, un antipasto de "Il fatto quotidiano" che uscirà in edicola e su internet a partire da settembre. Giornale libero anche dai finanziamenti pubblici (e quindi libero sul serio) condotto da Padellaro che avrà come firma anche quella di Marco Travaglio. Guardare per credere! Attendo settembre con ansia (e mi sono già prenotata l'abbonamento con una certa gioia).
- Ogni giorno ce n'è una nuova: è saltato fuori che un tale di nome Elio Letizia, arrestato nel 1993 per concussione (fu accertato che con il suo direttore all'assessorato di Annona prese tangenti fino a 35 milioni delle vecchie lire) e rinviato a giudizio nel 1997 non è mai stato processato. Perchè? Perchè se ne erano SCORDATI! Il fascicolo è stato dimenticato, o insabbiato abilmente, fino a pochi giorni fa quando il GIP Bruno D'Urso ha fatto notare la mancanza al Presidente del Tribunale di Napoli, che ha aperto un'inchiesta amministrativa.
Che è Elio Letizia? Il padre di Noemi Letizia.
Sarà una coincidenza, ma è una coincidenza inquietante!

Intercettazioni? PARLIAMONE!



Il governo ha posto la fiducia sul DDL intercettazioni senza neanche recepire le modifiche rischieste da Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia. A parte il fatto che la fiducia si pone in caso di necessità ed urgenza e non per sport, questo è il DDL:
Il PM potrà far intercettare solo se ci saranno evidenti indizi di colpevolezza, e solo se saranno intercettazioni indispensabili. In ogni caso i tabulati non potranno essere usati per altre indagini, ma solo per quella per la quale sono state predisposte (e se becco un altro reato? Non le posso usare! Vi faccio notare che questao DDL è del PACCHETTO SOCUREZZA!). Ora, la domanda sorge spontanea: se so già che Tizio è colpevole, che lo intercetto a fare? Le intercettazioni si fanno per stabilire se Tizio è colpevole, per avere prove che lo sia. Solo nelle indagini di mafia e terrorismo basterà avere indizi "sufficienti". In ogni caso è stata stabilita una lunghezza massima delle intercettazioni, poi si stacca il cavetto. Geniale. E se il criminale non parla entro 60 giorni? Che faccio, me ne frego?
Le intercettazioni NON potranno essere pubblicate nemmeno in forma riassuntiva fino alla fine delle indagini preliminari (per la serie: campa cavallo!) e per i giornalisti arriva il carcere (massimo di 30 giorno) commutabile in sanzione pecuniaria. Inoltre si predispone una multa per l'editore per "omesso controllo" (censura fatta in casa, come la pasta) da 64.500 a 465.000 euro per ogni articolo pubblicato. Per un settore in crisi come quello della stampa è un colpo mortale.
Visto che in questo paese la gente si incazza solo se sente parlare di calcio vi faccio l'esempio: amanti del pallone, voi non avreste mai saputo di Calciopoli e di Moggi se questa legge fosse stata già in vigore. Come non avrmemo mai saputo nulla dei Furbetti del quartierino o della Clinica degli orrori.
Anche Repubblica ci va giù dura nell'articolo di Gisueppe D'Avanzo, e riporta alcune "bubbole" raccontate da ministri e governo negli ultimi tempi, quando preparavano il terreno per questo aborto del diritto che hanno partorito.
La sparano grossa parlando di "350.000 intercettazioni", il ministro di grazia e giustizia spara addirittura "30 milioni di italiani intercettati" mentre in realtà le utenze (cosa significa utenza? L'utenza è la persona proprietaria del telefono. Questo vuol dire che in realtà le persone intercettate sono meno delle utenze perchè molti hanno più di un numero) sono 125.000.
Nella vituperata procura di Milano le indagini con intercettazioni sono sotto il 3%: 6136 fascicoli su 200.000 fascicoli penali l'anno.
Un'altra balla è che le intercettazioni pesino il 33% del bilanzio della giustizia, mentre in realtà sfiorano solo il 3% di quel bilanzio (ovvero 225 milioni contro i 7 miliardi e mezzo del bilancio annuale del ministero). La comica è questa: lo stato (ovvero noi) paga al gestore telefonico:
- 26 euro per ogni tabulato
- 1,6 euro al giorno per telefono fisso
- 2 euro al giorno per cellulare
- 12 euro al giorno per un satellitare
Il tutto per INERZIA del governo: negli altri paesi europei i gestori non si sognano nemmeno di far pagare le intercettazioni, perchè servono allo stato per lavorare. Il nostro governo invece non ha nemmeno pensato ( ne provato) di ottenere un pagamento a forfait o tariffe agevolate in cambio della concessione pubblica ai gestori.
Le intercettazioni inoltre fruttano più di quanto costino! Le indagini sull'Antonveneta sono costate 8 milioni di euro, e il denaro incassato dallo stato col patteggiamento dei 64 indagati ammonta a 340 milioni.
Questa legge è fatta per mettere un bavaglio all'informazione, le manette alla magistratura e un bel tampone nelle orecchie ai cittadini. Un popolo ingorante s igoverna meglio.

venerdì 5 giugno 2009

La puntata di ieri, trallalà trallallà



Dopo il mio crollo di nervi docuto alla visitina dello psiconano qui in quel di Prato riassumovvi anche le altre novità di cui disquisimmo giovedì sera. Pomeriggio. Quel che è.
- Voli di stato. Iniziamo allegri! Berlusconi dice che sono aumentati per colpa della crisi, ma di fatto sono triplicati rispetto alla scorsa legislatura. Mica noccioli! Per quanto riguarda i "voli allegri" palazzo chigi in una nota scrive che la presenza di quegli ospiti è "legittima e non comporta alcun aggravio di spesa". La mera rpesenza forse no, ma non mi piace che i soldi delle nostre tasse vengano spesi per scarrozzare Apicella su e giù per lo stivale. Il CODACONS ha presentato un esposto nel quale si ipotizza la violazione della norma che regola l'impiego dei voli istituzionali con la richiesta alla corte dei conti di valutare anche gli eventuali danni erariali.
Gli atti sono stati depositati in procura compreso un ricorso contro la delibera del premier che estende la possibilità di uso dei voli statali a persone estranee alle delegazioni. I reati che si ipotizzano sono peculato ed abuso di ufficio, e pochi giorni fa Berlusconi è stato iscritto nel registro degli idagati.
- Ma non è solo il Silvio nazionale a fare lavori di questo genere, ci si è messo pure il Ministro della difesa La Russa. Ultimamente è sempre in giro pover'uomo, mai un momento di requie: la visita al 6° stormo, la festa degli alpini a Pinerolo, Pisa, Grosseto.. tutti con voli di stato.
Ma tu guarda il caso, sono tutti voli concentrati nel centro nord dove La Russa è candidato, unico ministro, alle europee. Secondo posto in lista dopo Berlusconi. E' venuto fuori che il ministro, dopo una breve visita alle basi, sveste i panni di ministro, indossa quelli di candidato e si da alla campagna elettorale. Unendo l'utile al dilettevole, ma coi soldi nostri.
-Berlusconi ha definito la stampa estera "insufflata dalla sinistra". Michael Byron, commentatore del Times, dove è apparso l'editoriale "Il clown cala la maschera" gli ricorda che la sinistra italiana non ha modo di influenzare un bel niente, perchè loro non scrivono per far piacere a qualcuno, ma quando vedono una notizia. "E il premier di uno dei maggiori paesi del G8 che si mette nei guai con le donne e poi dice cosa chiaramente non vere su com'è andata è una notizia che vedrebbe anche un cieco." Siamo al punto critico: chiunque muova critiche a Berlusconi fa parte di un complotto della sinistra...che ormai è di portata mondiale!
- Quando non si riescono a smontare le accuse si cerca di smontare gli accusatori: è quello che "Il Giornale" ha provato a fare con "L'Espresso" con un trappolone che coinvolgeva anche Laura Drezwicka, ex concorrente del Grande Fratello che, dalle pagine dell'ex giornale di Montanelli (chissà che ne direbbe Montanelli, uno dei più grandi giornalisti italiani) dice "L'Espresso voleva pagarmi per sapere tutto, ma proprio tutto, sulle abitudini erotiche del rpesidente del consiglio". Peccato che il cronista del settimanale che doveva cadere in trappola abbia registrato tutto il dialogo, e sia venuto fuori che era la signorina a chiedere soldi. e che il giornalista si sia rifiutato di fare l'intervista Le notizie non si comprano, si trovano.
Peccato, gli avrebbe fatto comodo poter dire che L'Espresso pagava per farsi dare notizie.
- L'Avvocato Ghedini ha detto che è stato lui a dare le fotografie delle feste libertine a villa Certosa (fra l'altro, volete vederle? andate sul sito del Pais) alla procura di Tempio Pausania perchè "non abbiamo nulla da nascondere".
Vediamo un po' la realtà: Belpietro e Amadori, di Panorama, vengono in contatto con Antonello Zappadu, il fotografo in questione. Essendo giornalisti liberi.... lo denunciano a Ghedini, il quale fa sequestrare tutto il materiale visto che fra le fotografie ce n'erano alcune dove, oltre ad allegre scenette lesbo, si vedeva l'ex premier Topolanek nudo in mezzo a cotanta belluria.. cosa che potrebbe effettivamente mettere in cattiva luce le feste del premier. La domanda nasce spontanea: la privacy è sacra, ma non facevate più bella figura se le lasciavate pubblicare...visto che non avete nulla da nascondere?
- La Einaudi non pubblicherà in Italia il nuovo libro di Josè Saramago, che si chiamerà "Il Quaderno", perchè contiene giudizi piuttosto severi sul suo proprietario. Silvio Berlusconi.
Josè Saramago è un premio nobel. Meditate gente, meditate.
- Il Gay Pride in programma per il 13 giugno a Roma è a rischio di saltare perchè fra comune (Alemanno) e questura fanno a gara a mettere i bastoni fra le ruote all'organizzazione, bocciando tutti i percorsi che vengono sottoposti per avere l'autorizzazione. Si cerca di non far fare il Pride attraverso la burocrazia.



Di nuovo Prato e Firenze?! Di nuovo Prato e Firenze!


Foto di Guido Mazzoni

Bentornati siore e siori a questo incredibile spettacolo! Riassunto della puntata precedente, un po' come a Beautiful (solo che qui di bello c'è poco, e di sicuro durerà di più di qualche milione di puntate da mezz'ora)
- Il 2 giugno, festa della Repubblica, Silvio Berlusconi è sbarcato a Firenze e a Prato. A Firenze è stato impedito addirittura l'accesso alla piazza davanti al grand hotel dove il Silvio nazionale avrebbe parlato alla sua schiera di adoratori, grazie alla prontezza di spirito della polizia che ha lasciato che il servizio d'ordine del PDL filtrasse la gente ("tu entri, tu no che mi sai di fricchettone"). Clamoroso il caso, ripreso da una telecamera, del ragazzo che dice "Siete venuti per applaudire? No? Allora restate fuori!" Non solo non si può parlare, ma anche ascoltare adesso è diventato vietato.
A Prato Belrusconi si è barricato dentro l'Anfiteatro Pecci, e non ha messo il naso fuori. Racconto in prima persona in quanto presente, ci eravamo messi ad aspettarlo ad almeno 100 metri dall'entrata, ben sapendo che non ci avrebbero fatto avvicinare di più. 300 persone che stanno a 100 metri di distanza non sono poi una gran minaccia, ma quando è arrivato il premier la polizia ha iniziato a spintonare e ci ha respinti a circa 500 metri. Siamo diventati invisibili. A nessuno che non fosse evidentemente dle PDL è stato concesso entrare per ascoltare. Nessuno. Ci ho provato pure io, ma mi è stato detto che non ero presentabile... e non è che vada in giro con la cresta, lo ribadisco.
Quando il comizio è iniziato ci siamo spostati sul retro dell'anfiteatro per farci almeno sentire ma li sono iniziati i problemi con polizia e carabinieri, che prima ci hanno di nuovo spinti per allontanarci (invisibili e inudibili, perfetto) e poi ci hanno caricati. Così, per sport.
A fine manifestazione un ragazzo è stato isolato e picchiato dalle cosiddette forze dell'ordine perchè una sostenitrice del PDL si era messa a piangere per le offese verbali che dal corteo partivano verso i Berlusconses.
Così, di nuovo per sport.
Certo che ne fanno di sport questi qui!
Le cose che mi terrorizzano sono tre, ovvero:
1 - Berlusconi si è barricato la dentro ed ha parlato ai convertiti, come suo solito ha fatto sparire l'opposizione, non ha avuto il coraggio di confrontarsi. Oltre che un vigliacco quindi ha un senso delle istituzioni e della democrazia pressochè inesistente. Ed è il presidente del consiglio.
2 - Gli unici giornali che hanno scritto cosa è successo sul serio sono stati La Repubblica (edizione di Firenze) e il Nuovo Corriere. Sugli altri c'è stato uno zuppone incredibile, tutto e il contrario di tutto: dai 70 facinorosi de La Nazione con la bava alla bocca che non sono stati affatto caricati ai 400 del Tirreno che si è incasinato fra carica si carica no carica boh.
Questo è un muro di gomma signori, dobbiamo preparare dei proiettili adatti.
3 - La polizia ha caricato noi, proteggendo gente che faceva IL SALUTO ROMANO!

Leggetevi pure gli articoli di Repubblica, sono tutti per voi.

giovedì 28 maggio 2009

Riassunto della puntata di oggi... in anticipo sulla puntata!

Con il mio solito ritardo dovuto alla mancanza di neuroni liberi, esaudisco la richiesta di mettere sul blog le cose che dico in diretta anche per chi fosse interessato ma impossibilitato a seguire la trasmissione (senti li che aulicità):
-La scuola elementare e materna di San Leo chiede aiuto per non chiudere: è la scuola di un paesino di montagna con pochi abitanti e, quindi, pochi bambini. Da qualche anno va avanti con le pluriclassi.
Dopo l'intervento di razionalizzazione e taglio dell'ultima riforma Gelmini la scuola si trova non solo a corto di organico, ma anche a corto di alunni! Per i parametri della riforma la scuola infatti educa troppo pochi bambini e quindi non "giustifica l'esistenza nel paese di un presidio scolastico". La chiusura della scuola implicherebbe gravi disagi per i bambini e le famiglie, che si troverebbero obblicgate a lasciare il paese per trasferirsi in città più grandi che "possono permettersi" la scuola.
Il paese sarebbe soggetto ad un massiccio spopolamento, ed i giovani, che mandano avanti la società, si trasferirebbero tutti altrove. In questo modo le aree rurali finiscono per essere abbandonate a se stesse e "in una società che funziona i servizi devono rispondere alle esigenze dei cittadini, non sono i cittadini a doversi adeguare".
- Berlusconi alla CNN descrive i giudici del processo Mills come "militanti di sinistra", e ribadisce che la crisi per lui è dovuta a "motivazioni psicologiche".
- Il caso Noemi ha fatto da toppa per una notizia più importante nella politica italiana: Giuseppe Drago, parlamentare UDC ed ex presidente della Regione Sicilia, è stato dichiarato colpevole di peculato e condannato in cassazione, è il 19esimo condannato che abbiamo in parlamento! Puntiamo al record. Drago si era appropriato dei finanziamenti per la Regione Sicilia allo scadere del suo mandato, lasciando la giunta che l'avrebbe sostituito praticamente in mutande.
- Sempre nell'UDC: nelle scorse settimane si è aperto il processo sulle "Talpe del DDA" (favoreggiamento a Cosa Nostra: in pratica li avvertivano quando sapevano che li avrebbero intercettati) nel quale è coinvolto Cuffaro, e sono state avviate le indagini nei confronti di Antonello Antinoro, assessore ai beni culturali in Sicilia.
- Il giudice del tribunale del lavoro di Roma ha ordinato il reintegro di Mentana alla conduzione di Matrix, dichiarandone illegale il licenziamento e condannando l'azienda a risarcire il danno. Mentana si era dimesso da direttore editoriale di Canale 5, ed era quindi stato licenziato dalla conduzione di Matrix dopo le divergenze con la dirigenza e Confalonieri.
- In questo periodo nel quale si commemora la strage di Capaci (23 maggio), il pm Roberto Scarpinato ha rivelato al Sole 24 ore che il governo ha tolto alle procure la password per accedere ai conti correnti, cosa che impedisce il sequestro dei grandi capitali mafiosi.
- Diamoci al leggero: la foto di Brunetta che dorme durante un convengo della Confindustria è stata affissa nel Palazzo di Giustizia di Chiavari in prossimità degli ingressi nelle aule.
- Freedom House declassa L'Italia sulla libertà di stampa definendoci paese "partly free", ovvero parzialmente libero. Siamo gli unici in Europa occidentale a parte la Turchia. Le motivazioni sono le seguenti: "La libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, tribunali, crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dai gruppi di estrema destra, e dalla concentrazione eccessiva della proprietà dei media".
- Dal sito del Ministero delle Pari Opportunità del ministro Mara Carfagna è sparita la lotta alla discriminazione degli omosessuali.
- Berlusconi candida alle Europee Clemente Mastella, come ricompensa per il sostegno al suo governo. In realtà avrebbe dovuto candidarlo prima, ma si temeva che Mastella fosse ancora troppo "indigesto" per gli italiani e si è preferito aspettare un po'. Un sempreverde.
- In Slovacchia i bambini Rom non sono ammessi nelle scuole normali e sono obbligati a frequentare scuole specifiche o addirittura scuole per disabili mentali. E' una cosa che si può fermare andando su www.amnesty.it.


giovedì 30 aprile 2009

A Marco Travaglio il premio per la libertà di stampa tedesco

Marco Travaglio ha ricevuto oggi a Berlino il "Premio per la libertà di stampa" dell'associazione dei giornalisti tedeschi Djv. Travaglio è stato premiato "per il suo coraggioso e instancabile impegno per la libertà di stampa in Italia" e "per la sua tenacia nel continuare a criticare anche là dove gli altri hanno rinunciato da tempo" a farlo, ha spiegato il presidente del Djv, Michael Konken. "In questo modo vogliamo anche incoraggiare altri giornalisti in Italia a non lasciarsi intimidire", ha aggiunto. "Penso di essere un giornalista normale in un Paese che non è più normale da diversi anni", ha commentato Travaglio, che ha dedicato il premio a Indro Montanelli. In un lungo discorso il giornalista ha ricordato come la libertà di stampa in Italia "esiste sulla carta, ma non molto sulla carta stampata e quasi per nulla sulla televisione". Il caso italiano "viene molto sottovalutato a livello internazionale e soprattutto viene sottovalutato il pericolo di contagio" anche in altri Paesi, perché "il modello che si sta costruendo o che forse è già stato costruito in Italia", sbarazzandosi di tutti i poteri di controllo, "è un modello che fa molto comodo alle classi dirigenti e politiche", ha sostenuto. "Prima o poi qualcun altro in qualche altro Paese avrà la stessa tentazione di provare a imitare quello che è successo disgraziatamente in Italia con Berlusconi". Il giornalista ha criticato l'accentramento di potere nelle mani del premier, ma anche il "servilismo dilagante e il conformismo imbarazzante" in Italia, seguiti alle "epurazioni" di giornalisti scomodi e la creazione di una "agenda unica quotidiana" imposta dal presidente del consiglio.
Travaglio si è poi soffermato sul modo in cui i media italiani hanno riferito delle mosse del premier dopo il terremoto in Abruzzo: "I giornali sono riusciti in quei giorni a superare per conformismo e servilismo i giornali del Ventennio fascista", ha detto. "Non vedo alcuna possibilità che si inverta la rotta", ha concluso. In passato il premio del Djv era andato tra l'altro al giornalista serbo Miroslav Filipovic e alla giornalista russa Olga Kitowa.

mercoledì 15 aprile 2009

Sospeso Vauro da Annozero


Oggetto: ATTENZIONE SOSPESO VAURO!

Ecco l'articolo di Repubblica.it, io a questo punto propongo una protesta...In qualsiasi forma...Magari si potrebbe iniziare con una lettera ai vertici Rai...Accetto proposte..


ROMA - Fin dalla prossima puntata, dovranno essere "attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo". Questa la decisione dei vertici Rai dopo la riunione di questa mattina, dedicata alla puntata di Annozero dello scorso 9 aprile, e seguìta alle polemiche dei giorni scorsi. A Michele Santoro, una richiesta di "riparazione" contenuta in una lettera del direttore generale di viale Mazzini, Mauro Masi. Provvedimenti anche per il vignettista Vauro: sospeso, in particolar modo per la vignetta in cui si parlava di "Aumento delle cubature. Dei cimiteri", giudicata "gravemente lesiva dei sentimenti di petà dei defunti e in contrasto con i doveri e la misione del servizio pubblico".

La polemica non si ferma. E altre voci si sono aggiunte oggi al dibattito. Come quella di Dario Franceschini, che ha riconosciuto la legittimità delle critiche - che ritiene anche "in buona parte condivisibili" - ma ha messo in guardia da episodi che possano essere identificati come "censura politica". Ma a prendere posizione è anche un collega del giornalista, Bruno Vespa. Che sente il bisogno di precisare le differenze fra Porta a porta e Annozero e fra le condizioni sue, in Rai, e quelle di Santoro, che definisce "di privilegio". A Vespa replica lo stesso Santoro, dal sito internet di Annozero: "Dà notizie false".

Franceschini: no a censura politica. Condivide in parte le critiche mosse a Santoro, il segretario dei Democratici, ma sottolinea che la libertà di informazione va rispettata "anche quando ci sono cose che non piacciono". Quindi, niente censura. "A me - dice Franceschini - quella trasmissione non piace molto, ci sono troppe persone che pensano di avere sempre la verità in tasca. Ma anche le cose che non piacciono non possono essere censurate dalla politica". Dice di considerare "legittime e in parte condivisibili" le contestazioni a proposito della puntata di Annozero del 9 aprile "ma non possono originare provvedimenti sanzionatori. A noi non è mai venuto in mente di farlo nei confronti di alcuna trasmissione perché la libertà di informazione va rispettata sempre".

Vespa: "Santoro è un privilegiato". "Condizioni di assoluto privilegio". Così Bruno Vespa giudica il ruolo di Santoro all'interno della Rai. Lo scrive in una lettera inviata a Giorgio Dell'Arti, autore e conduttore del programma di RadioUno Ultime da Babele. Tiene a smentire la notizia che Porta a porta sia prodotto da una società esterna. E a precisare le differenze tra la sua posizione in Rai e quella di Santoro: "Se io avessi fatto programmi come i suoi, da tempo avrei dovuto abbandonare la Rai. Santoro risponde al direttore generale, io rispondo al direttore di rete. Lui ha tutta la redazione con contratto giornalistico, che ai miei non viene riconosciuto: tant'è che quando fanno causa alla Rai, la vincono, proprio grazie al confronto con la redazione di Santoro. Infine, quando io fui epurato dalla Rai mi fu ridotto lo stipendio, mentre Santoro - conclude Vespa - ha beneficiato di un risarcimento di milioni di euro".

Santoro a Vespa: "Dà notizie false". "Dopo Fini, Berlusconi, Gasparri, Cicchitto e Carra, non poteva mancare Bruno Vespa": così, sul sito di Annozero, Santoro replica all'attacco del conduttore di Porta a porta. "Comprendiamo le ragioni per le quali a lui converrebbe che Annozero non esistesse - si legge - ma noi siamo per il libero mercato. Se dovessimo inoltre giudicare la sua qualità giornalistica dalle false notizie e dalle considerazioni infondate che fa sui contratti in vigore nella nostra redazione, dovremmo dedurne che deve rifare l'esame. Invece continuiamo ad avere un certo rispetto delle sue capacità e lo invitiamo a venire da noi con i suoi redattori, in modo che ci possa essere un amichevole confronto sulle rispettive posizioni e sulla realtà delle cose. P.S. Non dimentichi di portare il suo contratto"


ANNOZERO: MASI, 'RIEQUILIBRARE' TRASMISSIONE. SOSPESO VAURO. Queste le decisioni del dg della Rai dopo la contestata puntata sul terremoto.

Una lettera a Michele Santoro, un'altra ai direttori del Tg3 Antonio Di Bella e del Tg2 Antonio Marano per invitarli ad attivare ''i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo''; la sospensione ''in via cautelativa e da subito'' del vignettista Vauro.

Queste le decisioni del direttore generale della Rai, Mauro Masi, dopo la riunione che si e' svolta stamane a viale Mazzini, con, tra gli altri, il presidente Paolo Garimberti e l'ufficio legale Rai. Dopo aver esaminato, ''alla luce delle normative di legge vigenti e i regolamenti aziendali'' la puntata di giovedi' scorso di Annozero sul terremoto in Abruzzo, ''fatte salve - si legge in una nota - le valutazioni di competenza del Cda, il direttore generale ha inviato a Michele Santoro e ai direttori del Tg3, Antonio Di Bella e di Rai 2, Antonio Marano, una lettera sulla necessita' che sin dalla prossima puntata siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo. Non sono stati invece ravvisati sostanziali elementi di squilibrio nel dibattito svolto in studio nel corso della trasmissione''.

''Sempre in relazione alla puntata di giovedi' scorso - prosegue la Rai - e' stata invece valutata gravemente lesiva dei sentimenti di pieta' dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi 'Aumento delle cubature. Dei cimiteri'. Il direttore generale ha quindi comunicato ai direttori Antonio Di Bella e Antonio Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito non intende avvalersi delle prestazioni dello stesso Vauro Senesi''.


ANNOZERO: CAPEZZONE (PDL), SAGGIA ED EQUILIBRATA INIZIATIVA MASI.

''Mi pare assolutamente saggia ed equilibrata l'iniziativa del Direttore generale della Rai Masi rispetto ad Annozero.

Nessuno potra' lamentare alcuna lesione della liberta' d'informazione, che resta pienamente salvaguardata: semmai, attraverso la richiesta di riequilibrio, si conferma la necessita' che il servizio pubblico radiotelevisivo rispetti i canoni fondamentali di imparzialita', completezza e correttezza dell'informazione.

Chi agisce usando risorse pubbliche deve ricordarsi che non puo' svolgere campagne faziose e di parte, ma che deve muoversi, appunto, al servizio dei cittadini-utenti. Sara' bene che anche Santoro si regoli di conseguenza''. Lo dichiara in una nota Daniele Capezzone, portavoce del Popolo della Liberta'.

lunedì 6 aprile 2009

sabato 14 febbraio 2009

E se lo dice l'ANSA!




(ANSA) - ROMA, 13 FEB - La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione della posizione di Antonio Di Pietro per offesa a onore e prestigio del capo dello Stato.Il fascicolo riguardava una denuncia per una frase pronunciata dal leader dell'Idv a Piazza Farnese: 'Il silenzio uccide, il silenzio e' un comportamento mafioso'. Secondo il pm Amato, 'si puo' escludere che i riferimenti al 'silenzio mafioso' abbiano avuto quale destinatario il presidente della Repubblica'. Di Pietro commenta 'qualcuno mi deve delle scuse'.

lunedì 9 febbraio 2009

E ce la fece


Eluana è scappata 5 minuti fa


domenica 8 febbraio 2009

Un golpe morale e istituzionale - di Flores d'Arcais



Quello che Berlusconi sta tentando in queste ore è un vero e proprio “golpe”, morale e istituzionale. Vuole imporre al paese una legge medioevale, che sottrae al cittadino il diritto sulla propria vita e sul proprio corpo, per consegnarlo alla volontà totalitaria della Chiesa e dello Stato. E poiché nel fare questo si scontra con tutte le decisioni prese al riguardo dalla magistratura (di ogni ordine e grado, compreso quello europeo) e con il rifiuto del Capo dello Stato di firmare un decreto-legge spudoratamente anticostituzionale, Berlusconi annuncia che intende stravolgere legge e Costituzione con una seduta fiume del Parlamento e con proclami diretti al “popolo” (cioè ai telespettatori che manipola in forza del suo monopolio televisivo totalitario).

Il caso di Eluana Englaro è infatti chiarissimo: in stato vegetativo permanente da diciassette anni, aveva espresso con il padre e con gli amici la sua ferma volontà di non essere “salvata” da nessuna macchina, se mai le fosse accaduto quello che era accaduto ad una sua amica. Tale volontà è stata giudicato inequivocabile dai tribunali che si sono dovuti pronunciare, e quindi una sentenza definitiva e inappellabile ha consentito finalmente che a Eluana venisse “staccata la spina”.
Del resto, la legge italiana garantisce al cittadino il rifiuto di qualsiasi cura medica, anche quando la mancata cura porta certamente alla morte: si può rifiutare un’amputazione, una trasfusione, e qualsiasi altro intervento. E non si può imporre l’alimentazione forzata neppure a chi voglia farsi morire attraverso uno sciopero della fame e della sete.
Ma di fronte al diktat khomeinista della Chiesa di Ratzinger, che ha gridato all’assassinio se si fosse rispettata la volontà di Eluana, il governo di Berlusconi (un governo che più pagano e sottomesso a Mammona non si può) ha violato qualsiasi norma e procedura, pur di imporre la volontà torturatrice della Chiesa gerarchica (moltissimi preti e anche qualche vescovo hanno preso invece posizioni rispettose della legge e della libertà degli individui).

Berlusconi ha deciso di aprire un vero e proprio “casus belli”, dichiarando di voler cambiare immediatamente la Costituzione per poter governare sistematicamente con decreti-legge, senza le “lungaggini” delle discussione parlamentari, proclamando così in modo aperto la sua pulsione di dittatura. L’Italia entra perciò in un periodo di emergenza democratica assoluta, tanto più grave in quanto l’Europa sembra ancora non rendersi conto della serietà della vocazione totalitaria di Berlusconi.
Nel paese è partito immediatamente un tam-tam mediatico di cittadino che vogliono auto-organizzare l’opposizione alle azioni liberticide del governo. Manca invece una reazione degna del nome da parte del Partito democratico di Veltroni, ormai impantanato nella sua subalternità psicologica e culturale al berlusconismo, malgrado le dichiarazioni di Berlusconi non lascino ormai adito a dubbi: il suo governo vuole distruggere ogni forma di controllo, ogni limite, ogni “balance”, ogni autonomia, che intralci la dittatura di fatto del governo. Magistrati, giornalisti, sindacati, e qualsiasi cittadino impegnato, vengono dichiarati “comunisti”, o magari contigui al terrorismo, se solo non si piegano a un governo eversivo che sta facendo a pezzi la democrazia liberale in Italia.

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Fonte: El Pais
Data: 7 febbraio 2009

venerdì 6 febbraio 2009

No, Ghedini NO!

Non ci voglio credere



Hanno approvato l'emendamento che prevede la possibilità (io fino a ieri sapevo che era un obbligo, ma qui tutti dicono possibilità... ci sarà da crederci?) per i medici di denunciare i clandestini che vanno a farsi curare da loro.
Primo punto di domanda: che razza di medico è uno che prima di curarti se stai male ti chiede "Sei clandestino o no?" Non è un medico, è un sondaggista!
Secondo punto di domanda: quanti morti vogliono ancora i nostri signori al governo? Si sono accorti che l'Italia è sovrappopolata? A me non pareva, ci hanno sempre detto che come popolazione siamo quasi a crescita 0. Si crepa e non si nasce in questo paese... poi se vai a lavorare ti fanno fuori pure da giovane, e non ci pensano più.
Ma un clandestino? Per paura non andrà all'ospedale e magari si ritroverà fra le mani di medici "clandestini" che per un sacco di soldi lo cureranno con mezzi "clandestini" rischiando magari di causarne la morte "clandestina".
Nei diritti umani sta scritto che ciunque ha diritto ad essere curato, ha il suo bel dire Schifani che questa non è una legge che lede quel diritto.
Ma mi viene in mente un'altra cosa: moltissimi morti sul lavoro sono migranti clandestini. Se vola un ragazzo giù da un'impalcatura e l'imprenditore\appaltatore\boss della mafia lo deve portare in ospedale perchè rischia di rimanerci lo farà ancora più volentieri ora che il medico potrà dire che sfrutta i clandestini per la sua ditta!
Se prima li lasciavano a morire la dove cadevano adesso questi simpatici ometti provvederanno pure a nasconderne il corpo, non si sa mai lo ritrovassero.
A quando unbel marchio sui vestiti signori? Vi ricorda qualcosa?

mercoledì 4 febbraio 2009

La fuga di Tremonti a Davos

Qui tutti i TG si danno anima e corpo (soprattutto anima, così Benedetto è felice) sul caso di Eluana Englaro... intanto Tremonti è andato a Davos dove si riuniscono in questi giorni i responsabili della finanza mondiale. Un giornalista americano della CNBC gli ha fatto una domanda un po' più precisa del solito e il nostro ha avuto un vero e proprio attacco di panico che l'ha costretto alla fuga!
Queste cose non ce le dicono, meno male che esiste la rete...