sabato 18 ottobre 2008

Un minimo di informazione non fa mai male




Puntatona sulla Gelmini (o meglio, il DL 133) settimana scorsa!
Tutta salute e un po' di esaurimento nervoso.
Riassumiamo!

ELEMENTARI:
Il tempo pieno sognatevelo...di notte, di giorno, quando vi pare, ma sognatevelo: nelle scuole primarie il massimo di ore settimanali si riduce a 24, col risultato che i bambini uscireanno alle 12:30. Non avete una nonna? Compratevela. Opuure prendete una baby sitter. O rinunciate al lavoro care mamme, nel nome di una ministra (con la A) maschilista senza saperlo.
Nelle 24 ore settimanali sono previste 2 ore di religione.
Prima l'ora di religione era una.
E se un bambino religione non la fa? Diventa obbligatoria? Lo sapevate che gli unici insegnanti che non hanno avuto tagli di organico ma che, anzi, sono stati integrati con cattedre fisse sono quelli di religione?
La santa romana chiesa ringrazia, l'opus dei pure.
Il maestro, o maestra, sarà unico, e questo porterà a una diminuzione della qualità della didattica: non esiste un uomo capace di concentrare in se tutto il sapere e, anche se ci fosse, non potrebbe resistere 5 ore di fila nelle classi della Gelmini. Perchè?
Perchè la ministrA vuole aumentare il numero minimo di alunni per classe: se già prima erano 30 bambini ora saranno 40. Chi ce la fa ad insegnare per 5 ore di fila a 40 bambini? La differenza fra comandare e insegnare si farà sentire.
Restiamo ancora nelle elementari: La nostra Mariastella si sente generosa, e quindi stabilisce che ci siano due alternative.
Le ore possono arrivare a 27 o a 40, con ore opzionali nel limite dell'organico. Che viene tagliato. Ripeto: sognatevi il tempo pieno.
Continando così: 700 scuole sotto i 500 alunni saranno accorpate. Scusi, ministrA, ma un villaggio delle Dolomiti, poniamo, con 500 abitanti in tutto, cosa deve fare? Prendere i bambini, farli alzare alle 6 la mattina e spedirli a scuola a Trento perchè lei vuole chiudergli la scuola?
SCUOLE MEDIE:
Le ore saranno 29 a settimana, quindi anche in questo caso i ragazzi usciranno alle 12:30...si spera non ci sia bisogno della baby sitter in questo caso.
Unica eccezione le classi musicali, che faranno 2 ore in più la settimana. Per inciso: cosa accidenti sono le classi musicali?! La Gelmini ha un figlio clarinettista? Speriamo di scoprirlo.
L'orario sarà prolungato a un massimo di 36 ore attuabili solo se la scuola avrà organico disponibile. Che viene tagliato. Non prendiamoci in giro.
LICEI SCIENTIFICI, CLASSICI, DI SCIENZE UMANE E LINGUISTICI:
Il numero massimo di ore fattibili sarà di 30 ore settimanali, senza deroghe.
Io vi dico un paio di cose: ho fatto 5 anni di liceo linguistico, facevo 36 ore la settimana. E non posso dire di aver imparato le 3 lingue che studiavo, per il semplice fatto che le ore di lingua non erano mai abbastanza. Non c'era tempo!
E, di nuovo: artistici e musicali hanno in regalo due ore in più. Torna il dubbio del figlio clarinettista.
ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
:
A parte la riduzione drastica degli indirizzi, che ancora non sono specificati, il massimo delle ore è ridotto a 32, laboratori compresi.
Io ho un amico che ha fatto il Buzzi, il fiore all'occhiello degli istituti professionali e tecnici di Prato. si diceva che chi usciva da quella scuola aveva già il lavoro fra le mani, in pratica.
Signore e signori, quel mio amico faceva 38 ore settimanali: due pomeriggio da 4 ore per i laboratori, scippati ora dalla ministrA Gelmini.
Signora, quelle scuole servono per avere risvolti pratici, è inutile levare quindi la pratica. O forse preferisce levare la teoria? In ogni caso, ne uscirà uno zuppone, e chi uscirà da quelle scuole sarà più confuso che preparato per il lavoro.
Andiamo avanti in questo campo: dal 2009\2010 saranno bloccate le prime sperimentali. Vuoi aprire nuovi sbocchi per una scuola? Ci sono nuove possibilità di insegnamento? Come si suol dire in uno slang prettamente giovanile: Puppa!
Le materie ridotte in quanto a orario nel biennio saranno: matematica, fisica, chimica, scienze naturali e biologia. Nel triennio saranno tagliate le materie tecniche di indirizzo.
E' come tagliare le lingue al linguistico o la storia dell'arte all'artistico.
E qui rientra anche il taglio del 30% degli ITP di codocenza. Domanda più che logica: che sono gli ITP?
ITP significa insegnanti tecnico pratici. Gli insegnanti di laboratorio, insomma. E' ovvio: se tagli i laboratori tagli anche chi ci lavora.
Ma ministrA, lei lo sapeva che nei tecnici e nei professionali i laboratori sono fondamentali?
UNIVERSITA' PUBBLICA:
E
c
coci, il capolavoro dei capolavori...qui ci siamo sbizzarriti!
Le università pubbliche si vedranno tagliati (art. 65 della legge) 63,5 milioni di euro per il 2009, 190 milioni nel 2010, 316 milioni nel 2011, 417 milioni nel 2012 e 455 milioni dal 2013 a decorrere dal 2013 (comma 13).
In 5 anni la riduzione dei soldi alle università sarà del 20%. Come sopravvivere? Già le nostre facoltà annaspano!
Ma Mriastella è gentile, ci pensa lei: all art. 16, comma 1 e 6, ci sipega che le università possono deliberare la loro trasformazioni in fondazioni private, con l'ingresso di nuovi soggetti accanto allo stato.
Signori e signore: punto uno. E' incostituzionale.
L'articolo 33 cost. recità così:
"L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. (...)"
Ragazzi, facendo due più due viene fuori che il 99,9% delle scuole private che ciucciano soldi pubblici sono incostituzionali, figuratevi una legge che ribadisce questo modus operandi! Viene quasi da ridere se non ci fosse da piangere.
Punto due: a chi interessa dare soldi alle università? Sicuramente a chi ha grandi capitali. E chi ha grandi capitali al momento? Industrie belliche, farmaceutiche...forse le banche, ma al momento sono un pelino in crisi.
A chi daranno soldi queste imprese private? Alle facoltà la cui ricerca produrrà per loro un immediato. La ricerca libera, fondamento delle università italiane, è morta ragazzi.
Inoltre chi volete che sia interessato a dare soldi anche a quelle facoltà umanistiche che non producono armi ne pasticche? Scienze politiche, giurisprudenza, lettere, lingue, filosofia, psicologia, accademie dell'arte ecc ecc ecc sono morte pure loro. Altro che culla della cultura, l'Italia è la sua tomba!
Con questa legge inoltre decade la legge del 24 dicembre 1993, che stabiliva che l'univarsità non potesse incassare un totale di tasse studentesche superiore al 20% del totale del fondo di finanziamento ordinario. In pratica possono chiedere quanti soldi vogliono.
Ma Mariastella ci consola: tanto le università diventeranno private, non vi preoccupate!
Già, infatti le tasse della Bocconi sono una bazzecola.
Cari borsisti, studenti universiteri, genitori che vogliono mandare i figlio all'università: mettete da parte quei soldi per la vostra pensione, perchè non basteranno mai.
L'ultima botta alla ricerca è data dal blocco del turn over: cosa vuol dire?
Che un nuovo ricercatore avrà la cattedra a tempo indeterminato solo ogni 5 docenti che andranno in pensione. Wow! L'età media dei nostri professori arriva ai 70-80 anni! Sono abbarbicati alle cattedre come muschio.
Auguri ragazzi!
I giovani come sempre non avranno futuo in questo paese. Altro che non è un paese per vecchi!


p.s.
Ieri sono morti 6 operai sul lavoro. RIPETO: 6.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

mhhhhh, tra la tua chiacchierata e il blog qualcosa di più ne so, ciao Viky

valentina ha detto...

mi fa piacere :)

Anonimo ha detto...

caspita come sei chiara nella spegazione........

così lo porto a scuola

( 1 liceo - Ron )

valentina ha detto...

Grande...mi raccomando non smobilitiamoci ora!