
Forse un giorno sarò madre.
Forse.
Nel caso in cui ciò accadesse avrei da rispondere a un sacco di domande: i bambini sono fatti al 60% d'acqua, al 10 di curiosità e al restante di "perchè?".
E sarà terrificante.
"Vedi, la mamma non può portarti a vedere le balene, perchè mentre tu non eri ancora nato le hanno uccise tutte."Oppure:
"No piccolo, non possiamo andare in vacanza in Sicilia. Il ponte di Messina ha portato così tanti soldi alla mafia che ormai tutta l'isola è zona militare"O ancora:
"No figlio mio, non possiamo andare a Gardaland: la mamma e il babbo sono senza contratto. E' scaduto ieri e ancora non ce l'hanno rinnovato"O anche:
"Sciocchino, non si può andare sulla neve. Ormai ci sono 20° anche d'estate, e la neve non cade più. Però sai, quando ero più piccola io c'erano delle cose che si chiamavano "ghiacciai eterni"..."O addirittura:
"Come perchè devi metterti lo scafandro per uscire, il buco nell'ozono ormai è diventato talmente grande che lo chiamano l'ozono nel buco!"A parte gli scherzi: abbiamo il dovere di lasciare questa terra migliore di come l'abbiamo trovata. I nativi americani dicevano che
"questa terra non ci è stata lasciata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli".
E io non saprò che rispondere a mio figlio, se mai nascerà.