
Scusate.
Lo so, sono imperdonabile! Ma non è che siccome sono universitaria non ho un accidente da fare! (si si, certo)
- Vespa è stato l'unico giornalista ammesso al G8 dell'Aquila insieme allo staff di Berlusconi. Come ha commentato una ragazza che conosco "L'ho visto stamani mentre la giornalista del TG1 diceva che nessun giornalista è ammesso. Infatti Vespa non è un giornalista." Ok.
- Su Repubblica è apparsa una pagina da ritagliare, incorniciare e far vedere ai nipotini. Anche solo per dire "Noi ci avevamo provato" quando ci chiederanno conto di tutte le schifezze che abbiamo lasciato che accadessero: un gruppo di liberi cittadini di vari orientamenti politici si è riunito su facebook autotassandosi di un euro a testa per pubblicare su Repubblica una lettera aperta contro Berlusconi, che suggerisce di non comprare spazi pubblicitari sui giornali "catastrofisti". In testa è trascritto l'art. 21 della nostra costituzione: "TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO ED OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE" in tutte le lingue del G8, e la frase incriminata di Berlusconi. Segue un commento dove spiegano che ritengono "inaccettabile questa forma di rpessione. E' un comportamento che richiama forme di governo tipicamente non democratiche." L'appello si chiude chiedendo ai grandi 7 del G8 "Fatelo sapere, non lasciateci soli."
- Diamo i numeri! Così quando qualche TG vi dice che va tutto bene potete sputargli dietro senza tanti rimorsi. Secondo l'indice di libertà economica della fondazione Heritage l'Italia è al 76° posto, dietro Kirghistan, Mongolia, Madagascar. Siamo al 55° posto come politici corrotti e i nostri uomini politici sono considerati meno degni di fiducia di quelli di Pakistan, Bielorussia, Azerbaigian, Senegal, Sierra Leone. Amen.
- Le concessioni televisive costano a Berlusconi l'uno percento del fatturato che ottiene, quindi lo stato italiano da anni regala a Mediaset, tramite RTI, il 99% degli introiti che ottiene. Spieghiamola: le frequenze su cui trasmette Mediaset sono dello stato, che le da in concessione a chi crede più giusto (Europa 7 compresa) . La logica vorrebbe che la concessione portasse principalmente soldi allo stato quindi, e non ai privati. La ricchezza del premier deriva da un regalino di Craxi prima, con una concessione ottenuta con una tantum ridicola, e da un regalino del governo D'Alema poi: nel 1999, con la legge unpercento (legge 488 art.27 comma 9 del 23 dicembre 1999. Natale!). E' una legge mai messa in discussione in seguito. Berlusconi è l'unico cittadino italiano, o forse quasi l'unico, che ha in concessione un bene dello stato pagando solo l'uno per cento dei ricavi. E' una legge da parassiti che toglie allo stato somme enormi, che potrebbero risolvere un bel po' di problemi visto che nel 2004 il gruppo Mediaset ha fatturato più di 4 miliardi di euro, di cui 2, 5 di pubblicità.
Invertire le percentuali potrebbe essere un'idea.